Charles Messier (Badonvillier, 26 Giugno 1730 – Parigi, 12 Aprile 1817)

Charles Messier non compare tra i grandi scienziati che hanno fatto la storia dell'astronomia, ma risulta uno dei nomi più conosciuti nel campo (soprattutto tra gli astrofili) per il grande successo avuto dal suo catalogo di oggetti, tra i più belli e noti.

Charles Messier nacque a Badonvillier, una cittadina della Lorena, a 30 Km da Luneville. Vive gli anni della gioventù in condizioni modeste, dovute anche alla morte del padre quando aveva 11 anni, ed essendo il decimo di dodici figli.

Il suo interesse per l'astronomia diventa forte quando, all'età di 14 anni, osserva in cielo una cometa a 6 code. In seguito, osserva un'eclissi di Sole anulare visibile dalla sua città natale, il 25 Luglio 1748.

Nel 1751 arriva a Parigi, dove viene ingaggiato come disegnatore tecnico dall'astronomo della Marina Joseph Nicolas Delisle. Ben presto però rivela le sue grandi doti di osservatore, e sotto la guida di Delisle apprende i primi elementi di astronomia e lo convince dell'importanza dell'utilità delle misure delle esatte posizioni in tutte le osservazioni.

Nel 1754 viene regolarmente assunto come impiegato al Deposito della Marina, e nel 1957 inizia l'osservazione della cometa di Halley. A quel tempo, il ritorno della cometa era sono un'ipotesi scientifica. Messier disegna una mappa dell'ipotetica rotta della cometa, seguendo i calcoli dello stesso Delisle. Purtroppo, l'astronomo commetterà degli errori di calcoli, e Messier osserverà sempre nelle posizioni sbagliate. Il 28 Agosto 1958 scopre però una macchia simile a una cometa nella costellazione del Toro. Capisce ben presto che non si tratta di una cometa, rimanendo fissa nel cielo, e quindi non può che essere che una nebulosa. In seguito questo oggetto verrà riconosciuto come M1 (il primo oggetto del suo catalogo).

La cometa di Halley verrà poi osservata, durante la notte di Natale del 1758, da un astrofilo tedesco. Messier osserverà la cometa 4 settimane più tardi, quando finalmente dubita dei calcoli di Delisle. Questa osservazione segnerà la sua vita: è da questo momento che dedica la sua vita alla caccia di nuove comete! A causa dell'innegabile successo che Messier raggiungerà in questo campo, Luigi XV lo soprannominerà il “Furetto delle comete”. In fondo alla biografia viene riportato un elenco delle comete da lui scoperte.

Nel 1760, Delisle si ritira, e Messier continua le sue osservazioni dall'osservatorio dell'Hotel Cluny. Da questo momento la sua fama aumenterà, grazie alla sua scoperta in questi anni di numerose comete. In seguito a ciò, nel Dicembre 1764, viene ammesso come membro straniero alla Royal Society di Londra, e nel 1769 viene fatto socio dell'accademia di Berlino del Re di Prussia e membro dell'Accademia di S.Pietroburgo in Russia. Infine, nel 1770, viene eletto nell' Academie Royale des Science parigina.

È in questi anni che Messier pubblica una prima versione del suo catalogo. L'idea nacque dopo la scoperta di altre 2 nebulose (M2, nel 1760 e M3, nel 1764). Oltre ad oggetti scoperti direttamente da lui, include oggetti dei cataloghi di Edmond Halley (6 oggetti), William Derham del Hevelius, il Catalogo di Lacaille di nebulose australi e gli elenchi del Maraldi, De Cheseaux, Le gentil, catalogando oggetti da M3 a M40. Nel 1965 scopre poi M41, e nel 1769 (anno della pubblicazione) aggiunge gli oggetti da M42 a M45.

Solo nel 1770 viene eletto ufficialmente “Astronomo della Marina” e gli viene garantito un salario fisso di 1700 franchi (incrementato a 2000 nel 1774). Proprio nel 1774, Jerome de Lalande (il principale astronomo francese del tempo) presenta a Messier Pierre Mechain: secondo una congettura di Owen Gingerich, sarebbe stato meglio se l'incontro fosse avvenuto in precedenza. L'apporto di Mechain, negli anni a seguire, sarà fondamentale per Messier sia per la scoperta di nuove comete, sia per l'aggiunta di nuovi oggetti al suo catalogo (Mechain ne scoprirà ben 28). Le sue osservazioni inizieranno definitivamente nel 1771, quando scoprirà il suo primo oggetto (M63).

Alla fine dell'Agosto del 1780, Messier e Mechain iniziano un intenso sforzo per catalogare altre nebulose. Nell'Aprile del 1781, la sua lista arriverà al centesimo oggetto. Aggiunge poi altri 3 oggetti scoperti da Mechain senza una verifica personale (M101-M103) per rendere il catalogo pronto alla pubblicazione finale nel Connaissance des temps per il 1784 (pubblicato inizialmente nel 1781 senza questi ultimi 3 oggetti).

Nel frattempo, Friedrich Wilhelm Herschel (osservatore e costruttore di telescopi) scopre il 13 Marzo 1781 il pianeta Urano. Messier ne ha notizia nello stesso mese, e ne inizia l'osservazione. Scrive in seguito una lettera a Herschel dove gli rende onore per la scoperta, a causa della difficoltà nel seguire l'oggetto per diversi giorni per percepirne il movimento, poiché non ha “nessuna delle usuali caratteristiche di una cometa”.

Alla fine dell'anno, il 6 Novembre, Messier è vittima di un grave incidente quando cade da un'altezza di quasi 8 metri. Ferito gravemente, viene ricoverato per più di un anno. Nel frattempo, nell'Aprile del 1782, Mechain scopre un'altra nebulosa, che diverrà l'ultimo oggetto di Messier: M107. Nel 1783, Mechain comunica all'editore del Astronomisches Jahrbuch (l'annuario astronomico) gli ultimi 3 oggetti scoperti, per includerli (insieme al catalogo di Messier) nell'edizione del 1786. In questa lettera disconosce la scoperta di M102, dando inizia ad un'aspra controversia sull'identificazione di questo oggetto (a tutt' oggi, si ritiene sia un duplicato di M101).

Il catalogo di Messier venne infine corretto dall'identificazione degli ultimi 3-4 oggetti mancanti, e portato alla versione attuale con l'aggiunta delle ultime scoperte di Messier e Mechain M104-M109, oltre all'aggiunta di M110, non catalogato originariamente, nel 1966 (fu scoperta da Messier il 10 agosto 1773 e raffigurata nel disegno che venne pubblicato nel 1807).

Dal 1785 al 1790, Messier è redattore del Connaisance des Temps, così come Mechain dal 1786. Entrambi gli astronomi continuano la caccia alle comete con successo.

Nel frattempo, nel 1789, scoppia la Rivoluzione Francese con la presa della Bastiglia del 14 Luglio, e culminerà con l'Anno del Terrore, a cavallo tra il 1793 e il 1794. In questo periodo, dopo che Luigi XVI viene ghigliottinato, segue la stessa sorte l'ex presidente del Parlamento De Saron, amico di Messier (rivelatosi utile all'astronomo per le sue capacità matematiche per il calcolo delle rotte di nuove comete, in cui Messier era carente). In questo periodo, Messier perde il suo salario, la pensione e deve dipendere per vivere da Lalande. Nel frattempo Mechain si trova in Spagna, ma nel 1793 la sua famiglia perde i suoi terreni. Tornerà a Parigi solo nel 1795 dopo essere stato in Italia. Entra in questo periodo nel Bureau of Longitudes e (insieme a Messier) nella nuova Accademia delle Scienze .

Il 12 Aprile 1798 Messier scopre un'altra cometa. In quell' anno gli muore la moglie. Una maliziosa diceria vuole che la morte della moglie avesse preceduto la scoperta di un'altra cometa e che Messier fosse più dispiaciuto per la mancata scoperta che per la disgrazia familiare.

Messier continua le sue osservazioni, e nel 1801 sente la necessità di commentare l'intenzione con cui ha compilato il suo catalogo. Nel Connaisance des Temps del 1801 sottolinea :

“Ciò che mi ha fatto intraprendere il catalogo fu la nebulosa scoperta sopra il corno meridionale del Toro il 12 Settembre 1758, mentre osservavo la cometa di quell' anno. La nebulosa somigliava talmente alla cometa come forma e luminosità che mi sforzai di trovarne altre, cosicché gli astronomi non confondessero più queste stesse nebulose con le comete che cominciavano a rendersi visibili. Ho osservato ancora con rifrattori più adatti alla scoperta di comete, e questo è lo scopo che tenevo in mente nel corso della compilazione del catalogo.

Dopo di me, il celebrato Herschel ha pubblicato un catalogo di 2000 oggetti che ha osservato. Questo svelare i cieli, fatto con strumenti di grande apertura non aiuta nell'analisi attenta del cielo per nuove comete. Il mio scopo, perciò, è diverso dal suo e io ho bisogno solo di nebulose visibili in un telescopio di 60 cm (lunghezza focale). Dalla pubblicazione del mio catalogo, ne ho osservate ancora altre: le pubblicherò in futuro ordinate per ascensione retta per renderne più facile il riconoscimento e, per i cercatori di comete, avere meno incertezze.

In seguito, Messier non seguì mai il suo progetto.

Nel frattempo, Pierre Mechain diviene direttore dell'Osservatorio di Parigi. In seguito, per i suoi lavori, ottiene il permesso da Napoleone di recarsi alle isole Baleari. Purtroppo, durante i suoi lavori, contrae la febbre gialla e muore a Castillion de Plaza in Spagna il 20 Settembre 1804.

Nei suoi ultimi anni, Messier riceve un po' di gloria quando nel 1806 Napoleone stesso lo fregia della Croce della Legion d'Onore. In seguito a ciò, Messier dedica a Napoleone la Grande Cometa del 1769, anno della nascita di Bonaparte.

Successivamente, Messier diminuisce la sua attività, senza però cessarla del tutto. Nel 1815 un malore lo paralizza parzialmente. Recupera in parte, ma la sua vita quotidiana diventa sempre più difficile. Muore la notte dell'11-12 Aprile 1817, all'età di 87 anni nella sua casa di Parigi.

 

Il Catalogo Messier

Il catalogo di Messier è composto da 110 oggetti. In realtà, sono solo 107: M40 è una stella doppia, M73 non è una nebulosa ma in realtà un gruppetto di 4 deboli stelle casualmente vicine fra loro di magnitudine 10 e 12 e M102 è, come riportato nella biografia, una replica errata di M101. Complessivamente sono compresi: 39 galassie, 29 ammassi globulari, 27 ammassi aperti, 7 nebulose diffuse, 4 nebulose planetarie, 1 stella doppia, 1 nube galattica, 1 asterismo (M73) e 1 oggetto non esistente (M102). Tutti gli oggetti del catalogo di Messier vengono indicati con la lettere M e un numero progressivo. M1, il primo del catalogo, è la nebulosa del Granchio (residuo della supernova esplosa nel 1054 e visibile in Cina. Rimase visibile per 23 giorni e anche in pieno giorno. Raggiunse probabilmente una magnitudine di -6). M110 è l'ultimo oggetto (la “Galassia Sombrero”, chiamata così a causa della sua forma). Diversi di questi oggetti sono osservabili con un binocolo, molti con un rifrattore da 80 mm e quasi tutti con un riflettore da 150 mm.

Nonostante non sia tra i cataloghi più forniti di oggetti (il catalogo NGC-IC comprende, ad esempio, più di 12.000 oggetti), rappresenta una guida di riferimento, soprattutto per gli astrofili. In esso sono infatti compresi gli oggetti più brillanti, e belli da osservare, dell'emisfero settentrionale.

Ci sono 4 oggetti di Messier che non hanno un corrispondente numero NGC: M25 (che è IC 4725), la stella doppia M40, M45 (le pleiadi; alcune delle loro nebulosità hanno peraltro un numero NGC) e M24 (che contiene l'ammasso aperto NGC 6603).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alcune delle pagine del catalogo di Messier che, oltre alla data di osservazione e alla posizione dell'oggetto, aggiunse anche una breve descrizione di ciò che gli appariva al telescopio. Tutti gli oggetti segnati dal N° 11 al 14 sono ora stati riconosciuti come ammassi stellari: Messier individuò come tale solo il primo!

 

 

Le comete di Charles Messier

Anche se passato alla storia per il suo catalogo, il lavoro di Messier fu sempre incentrato alla scoperta di nuove comete. Durante la sua vita, scoprì ben 19 della 44 comete scoperte tra il 1758 e il 1801 (secondo Don Machholz).

Scoperte originali: 1759 (II Messier), 1763 (Messier), 1764 (Messier), 1766 (I Messier), 1769 (Messier), 1770 (I Lexell), 1771 (Messier), 17 73 (Messier), 1780 (I Messier), 1785 (I Mesier-Mechain), 1788 (I Messier), 1793 (I Messier), 1798 (I Messier).

Co-scoperte indipendenti: 1759 (I Halley), 1759 (III “Grande Cometa”), 1766 (II Helfenzrieder), 1770 (II “Grande Cometa”), 1779 (Bode), 1801 (Pons).

Anche il giovane collega e grande amico di Messier , Pierre Mechain , fu un cacciatore di comete di successo. Ne scoprì ben 8:

1781 (I Mechain), 1781 (II Mechain), 1785 (II Mechain), 1786 (I Encke), 1787 (Mechain), 1790 (II Tuttle), 1799 (II Mechain), 1799 (III Mechain).